Tag Archives: cover songs

DANZIG, SKELETONS, EVILIVE REC./AFM REC. 2015

Skeletons

Intendiamoci, Skeletons non è certo un disco paragonabile agli ormai classici Lucifuge (1990) e How the Gods Kill (1992), ma ciò non toglie che sotto la scorza un po’ lo-fi e “amatoriale” – Glenn Danzigus  stesso annuncia sullo sticker in copertina che la sua nuova fatica vuole essere un passepartout per potere entrare ancora più in sintonia con la sua musica – si celi un genuino progetto sonoro. La serie di rock cover proposte vuole nella sua essenziale semplicità fotografare almeno una parte del complesso percorso artistico che ha visto l’ex-frontman dei Misfits attivo non solo nel rock ma anche in altre branche dell’arte come il fumetto (il marchio Verotik non vi dice nulla?). Ed è proprio a questo approccio caleidoscopico che bisogna rifarsi nel momento in cui ci si decide ad ascoltare Skeletons. Le dieci tracks rappresentano degli spunti sonori e come tali vanno presi per completare un ascolto comunque piacevole e capace di evitare il ricorso all’odiosa azione di “skippare”, tipica di molte produzioni contemporanee. Solo così si potrà apprezzare la lamentosa interpretazione post-punk di Lord Of The Thighs degli Aerosmith o la schietta versione di Rough Boy intrisa di maturità dei texani ZZ Top. Let Yourself Go di Elvis suona per l’occasione quel tanto dark & satanic da fare rizzare i peli ai più irsuti bikers. Quindi, per concludere, se state cercando un break di genuina evasione rock, affidatevi anima e corpo a questa playlist redatta per l’occasione dal buon Danzig. (Matteo Ceschi)

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PINO SCOTTO, VUOTI DI MEMORIA, VALERY REC. 2014

Vuoti di Memoria

Un’anima dannatamente blues accompagna l’ennesima prova di forza contaminando tutto quello che incontra sul suo cammino. Compreso il rock. In un impulso di generosità, il rocker di Monte di Procida dischiude il suo cuore traboccante di passione e idealmente offre al pubblico la sua collezione privata di dischi per un’operazione discografica che di revival non ha proprio nulla: grandi nomi della scena italiana e internazionale, da Tenco a Willie Dixon passando per Elvis Presley, vengono profondamente amati, ancor prima di essere suonati in una gioiosa festa della musica, da Scotto e da un agguerrito manipolo di amici accorsi per dire la loro. Il tutto è arricchito dall’eccellente produzione di Oliviero Riva che esalta in eguale misura, aspetto da non dare affatto per scontato, la voce e gli strumenti. I “vuoti di memoria” del titolo, evidentemente auto-ironici, vengono presto riempiti. (Matteo Ceschi)

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FLY MOON ROYALTY, COVER TRILOGY, 2014

Fly Moon Royalty easy

Il duo electro-soul di Seattle dopo un fortunato e convincente EP (in free download sul portale noisetrade.com) torna con un nuovo e sempre accattivante progetto battezzato in tutta semplicità Cover Trilogy. Dopo avere rivisitato con ottimi risultati Read My Lips dei Duran Duran e Baby Got Back del rapper Sir Mix-A-Lot, ora è la volta di un classico della regina della musica pop, Madonna. La loro versione di Physical Attraction esplode sulle prime note funky delle tastiere di Mike Illvester e, accarezzando il gotha del soul d’oltreoceano, esplode tra lo stupore generale in una melodia ritmica di note ed effetti elettronici degni di Tron. La voce calda e ricca di personalità di Adra Boo, coadiuvata per l’occasione da quelle di Taryn Dorsey e di Calea Bailey, incide un solco sonoro nelle testa dell’ascoltatore cancellando presto l’originale del 1983. Uno dei meriti dei Fly Moon Royalty? Riuscire a fare riconciliare il mondo con il meglio della musica degli anni Ottanta aprendo scenari sorprendenti anche per il critico più navigato. (Matteo Ceschi)

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