Tag Archives: Escape From Today

PAOLO SPACCAMONTI & JOCHEN ARBEIT, CLN, BORING MACHINES/ESCAPE FROM TODAY 2018

Arrivo con un leggero ritardo all’ascolto dell’ultimo lavoro di Paolo Spaccamonti e Jochen Arbeit (Einstürzende Neubauten), due talenti eclettici e mai fermi la cui opera d’altronde presuppone e merita un approccio attento, non superficiale. Il titolo dell’album si riferisce alla piazza CLN di Torino, fatta di simmetrie (due fontane dedicate ai fiumi Po e Dora Riparia, due chiese alle spalle), di storia (sede della Gestapo durante l’occupazione tedesca, oggi dedicata al Comitato di Liberazione Nazionale), di arte (vi si svolge una delle scene più famose di Profondo rosso di Dario Argento). Un luogo speciale, quindi, intriso di suggestioni, da cui partono le esplorazioni di Spaccamonti e Arbeit: incontratisi proprio a Torino, i due hanno registrato qualche ora di materiale (pezzi strumentali per due chitarre ed effetti) di cui CLN, con i suoi 7 pezzi, è il distillato; sonorità liquide, distorte, perlopiù scure, vanno a costruire una massa elettrica vigorosa, suddivisa in 7 episodi, che cresce nei dettagli ad ogni ascolto, rivelandosi come singolare risultato di procedimenti rigorosi e libertà improvvisative. Il dialogo fra le due chitarre è un incontro fra due diverse visionarietà, e si ha a tratti l’impressione che l’esplorazione sonora che ne è nata avrebbe potuto continuare ancora per chissà quanto tempo. (Elisa Giovanatti)

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PAOLO SPACCAMONTI, RUMORS, SANTERIA/ESCAPE FROM TODAY 2015

spaccamonti copertina CD

Più della delicatezza malinconica – pur molto presente in vari brani del disco – è il lato oscuro, inquieto e cupo a offrire la giusta chiave di lettura di Rumors, terzo album solista di Paolo Spaccamonti: “non è facile per me spiegare questo disco, credo abbia a che fare con l’assenza e la disperazione, la malattia e il dubbio. Come la tenacia con cui a volte ci si alza dal letto per scansare la pazzia. Tutto il resto è brusio di fondo, chiacchiericcio, rumors…”, spiega Spaccamonti; ed è in Croci/Fiamme, Sweet EN e Il Delinquente Va Decapitato che viene fuori il sofferto tentativo della vita, quella vera, di emergere da quel soffocante strato di quotidianità inessenziale e futile, in uno sforzo immane (ma necessario) di conciliazione fra dentro e fuori, per superare il brusio di fondo e ritrovare noi stessi. Sono pezzi scurissimi, sulfurei, in cui assistiamo a un’irrequietezza montante grazie ad accumuli di linee strumentali e tensione, sferzate metalliche ed espedienti vari, che si fermano appena prima della soglia del rumorismo, in un intelligentissimo e complesso equilibrio espressivo. Sono pezzi così efficaci che ci sorprende, poi, la schiarita di brani come Io Ti Aspetto (un bel dialogo, delicato e malinconico, fra la chitarra di Spaccamonti e il violoncello di Julia Kent) o il vago esotismo di Giorni Contati, le due tracce che più si discostano dal procedimento compositivo alla base dell’album: affastellamento e sovrapposizione di linee strumentali, appunto, in processi di accumulo perfettamente percepibili sin dall’iniziale titletrack o, ancora, in Seguiamo Le Api (e le seguiamo davvero, in mille fili e percorsi diversi). Una grande dimostrazione di maturità, una potente prova di quanto si possa dire senza usare le parole. (Elisa Giovanatti)

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