Tag Archives: Giuliano Dottori

MERRY INDIE CHRISTMAS PLAYLIST

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Ecco qui le strenne natalizie di Indiana: 13 brani da cui prendere ispirazione per i regali o per donare a voi stessi un’ora in compagnia della nostra musica preferita del momento. Fateci sapere cosa pensate della nuova Indiana Playlist qui accanto al post e sulle nostre pagine Facebook  e Twitter. Non ci resta che farvi gli auguri di buone feste e di un fantastico happy indie year! Elisa Giovanatti, Matteo Ceschi e Katia Del Savio.

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QUATTRO PICCOLI CONSIGLI INDIANI

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Oggi vi parlo di alcune interessanti produzioni uscite in queste settimane che meritano di essere segnalate. Ascoltare How to erase a plot (Lady Sometimes Records) è come entrare in un sogno dalla trama poco definita, dai contorni vaghi, uno di quei sogni di cui dimentichiamo quasi tutto al risveglio, ma che ci lasciano sensazioni positive. Tutto questo è opera di Armaud, nome esotico dietro il quale si nasconde un’italiana emigrata in Olanda (Paola Fecarotta) e due musicisti che sono ormai entrati a far parte del progetto, Marco Bonini e Federico Leo. Il trio propone un delicato e ipnotico dreampop cantato in inglese che privilegia l’elettronica, ma non disdegna passaggi acustici. Si chiamano Nova Lumen, vengono da Torino e ci fanno fare un bel tuffo negli anni ’80 con Assurdo Universo, album d’esordio che fa seguito a due EP. Pubblicato dall’etichetta Gente Bella, il disco è ben rappresentato dal singolo (e primo brano) Ambrosia, uscito la scorsa estate: raffinato synth pop con venature new wave; un filone sonoro che sta prendendo piede fra molte band nate negli ultimi anni. Si intitola Portland (Caipira Records/Musica Distesa) ed è stato prodotto da Giuliano Dottori (ex Amour Fou) l’album d’esordio del toscano David Ragghianti: nove affreschi di cantautorato folk-pop da ascoltare accoccolati sulla poltrona con tanto di coperta e fuocherello: disco soffice, con poche impennate (La bella I prati che cercavo, che apre l’album, è la più incisiva) ma decisamente piacevole. Concludo questa carrellata di “consigli della settimana” con Nightingale (Spring Hill Music), l’album, uscito in realtà qualche mese fa, che ha permesso alla sua interprete, Giuditta Scorcelletti, di essere candidata ai prossimi Grammy Awards nella categoria folk. Il delicatissimo lavoro dell’artista toscana è frutto della collaborazione con Alessandro Borgi (chitarra acustica) e con gli statunitensi Michael Hoppé (produttore e compositore incontrato per caso mentre Giuditta suonava per strada a San Giminiano) e David George (autore dei testi). Flauto e violoncello contribuiscono a fornire un’atmosfera fiabesca al tutto. (Katia Del Savio)

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DIZ FESTIVAL, UNA RASSEGNA DAVVERO INDIE

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Gli appassionati di musica indie sono avvisati: dal 3 al 5 luglio alla Fabbrica del Vapore di Milano si riuniranno alcuni fra i più talentuosi artisti indipendenti italiani: da Meg ai Mariposa, da IOSONOUNCANE a Dellera, dai kuTso a Giuliano Dottori e moltissimi altri. Il Diz Festival è al debutto, ma visto il programma, che comprende altri eventi anche non musicali, promette davvero bene.

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