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GLI SLEAFORD MODS FINALMENTE IN ITALIA!

Sleaford Mods Italian Tour poster

Di seguito un assaggio dell’intervista concessa dagli Sleaford Mods in esclusiva per l’Italia ed uscita sullo “Speciale Punk” dello scorso febbraio, intervista che potrete leggere per intero – ve la consigliamo vivamente! – scaricando gratuitamente il numero speciale nella sezione “Magazine.” Già che ci siamo, vi ricordiamo le tre date che il duo punk-electro-hip-hop inglese terrà a giorni nel nostro paese: 2 maggio, Bologna, al Covo Club; 3 maggio, Milano, all’Arci Biko; 4 maggio, Roma, all’Init.

INDIANA: Una volta Nottingham era nota come la città di Robin Hood e del Forest di Brian Clough, la squadra due volte vincitrice della Coppa Campioni. Ora ci sono gli Sleaford Mods. Come è cambiata la scena cittadina da quei tempi e dopo il vostro esordio del 2007?

JASON WILLIAMSON: Guarda, ad essere onesti Nottingham non è mai brillata nel panorama musicale e fa piacere poter dire di avere fatto qualcosa di decente e che qualcosa fatto dalle nostre parti comincia a essere apprezzato in Inghilterra e anche all’estero. A Nottingham tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta c’era una bella scena di musica da club, un mondo, ti confesso, che qualcosa mi diceva e che deve avere contribuito non poco alla mia formazione musicale. Ammetto di non avere mai tanto seguito il Nottingham Forest, ma la squadra, come hai ricordato, andava molto forte negli anni Settanta. Ho molti amici tifosi che vanno allo stadio e come ogni tifoso che si rispetti conducono una vita di alti e bassi. Come non capirli, è ovvio che oggi rimpiangono i bei tempi.

Vi considerate gli eredi di qualcuno o pensate di avere avviato voi stessi una tradizione musicale?

Si tratta semplicemente di punk. Nulla di più. Divertente, molto inglese e carico di rabbia. Ma dirti che discendiamo in linea diretta da tutti quegli altri grandi, questo proprio non so. Non ne sono tanto sicuro…

CONTINUA LA LETTURA SCARICANDO GRATUITAMENTE LO “SPECIALE PUNK” NELLA SEZIONE “MAGAZINE”

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SLEAFORD MODS PRESTO IN ITALIA E SU INDIANA

Sleaford Mods

L’esplosivo duo punk-hip hop di Nottingham, recensito da Indiana lo scorso novembre (https://indianamusicmag.wordpress.com/2014/11/04/sleaford-mods-divide-and-exit-harbinger-sound-2014/), arriverà in Italia per tre date in primavera. Gli Sleaford Mods saranno a Roma (in una sede ancora da definire) venerdì primo maggio, a Bologna (Covo Club) il 2 e a Milano (Biko) il 3. A queste tre prime e attesissime date ne faranno seguito altre in autunno. Vi anticipiamo che prossimamente pubblicheremo una piccante intervista rilasciata dai ragazzi a Indiana. Stay tuned!

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SLEAFORD MODS, DIVIDE AND EXIT, HARBINGER SOUND 2014

Sleaford Mods_easy

Come l’esuberante e insistente spuma di una birra alla spina, la musica del duo di Grantham, località che ha dato i natali al primo ministro inglese Margaret Tatcher, sale inesorabilmente fino a bagnare le orecchie assonnate. Gli Sleaford Mods, ultima novità d’oltremanica, possiedono l’aggressività del punk primordiale – sia nei suoni minimal, opera di Andrew Fearn, che nelle lyrics – i ritmi ipnotici del krautrock dei CAN (da ascoltare Liveable Shit) e la veemenza di uno spoken word che nella sua scansione frenetica e ingorda della quotidianità acquisisce, in fondo alla gola del cantante Jason Williamson, la velocità di uno speed-talk che rilancia la voglia di una critica sociale dettata null’altro che dal buon senso comune. Il tutto, certamente, darà alla testa senza però necessariamente lasciare in chi ascolta i fastidiosi postumi del “giorno dopo”. Rispetto a precedenti tentativi nati tra le pinte dei pub – ad esempio, The Streets ancorato più a sonorità dub-step – la scelta degli Sleaford Mods di abbracciare l’approccio punk – la musica “contro” per eccellenza – facilità di molto la diffusione delle semplici ma efficaci intuizioni sonore di Divide and Exit anche sul continente. Williamson & Faern, due riottosi e spigolosi working class heroes, sembrano uscire direttamente dalle scene tagliate di Trainspotting. (Matteo Ceschi)

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