Tag Archives: Nicola Manzan

LA NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI, MORTE A CREDITO, TIRRENO DISCHI/BALCK CANDY 2014

La notte dei lunghi coltelli

Un disco “disturbante” e “disturbato” fin dalla copertina. Se il nome inquietante scelto da Karim qqru, batterista degli Zen Circus, richiama a sinistri snodi storici della contemporaneità, il sound del disco pare invece volere risolvere sul piano sonoro le frizioni della contemporaneità spingendo oltre ogni sensatezza il suono verso un mix di elettronica minimal e di massive hard rock che non potrà che dividere il pubblico in fazioni. Il riferimento naturale a questo tipo di approccio brutale e lacerante sono gli statunitensi Death Grips, ma nell’intricato collage allestito per l’occasione dal trio (Izio Orsini e Ale Lera gli altri due vertici del triangolo) non mancano sorprendenti riferimenti alla chanson française e alla musica sacra. Nelle intenzioni degli autori non c’è nessuna volontà di piacere ma solo l’impellente necessità di esprimere la voce di una contemporaneità che certo non appare gentile e morbida nelle sue manifestazioni. Morte a credito, è un disco per gente dal palato fine ma dal cuore forte. (Matteo Ceschi)

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RONIN, ADAGIO FURIOSO, TANNEN RECORDS/SANTERIA 2014

ronin2014

Nuovo importante tassello nella carriera dei Ronin, Adagio furioso è un disco tecnicamente maturo e rigoroso, senza per questo perdere la capacità di emozionare, nonostante la formazione sia ancora una volta rimaneggiata. Cinematografico, morriconiano, narrativo, l’album avanza granitico, con una solennità che si innesta su una pervasiva malinconia di fondo. C’è poco, diciamolo, di furioso, o almeno non quello che ci si potrebbe aspettare: quello che c’è va individuato nell’urgenza espressiva, nel crescendo emozionale che si delinea dalla prima all’ultima traccia, quella bellissima Ex che condensa in sé questo crescendo, esplodendo, lei sì, con furia. Piuttosto, Adagio furioso è un disco pacato, della lentezza (i guizzi di Gilgamesh, Catfish e Preacher Man sono le sole eccezioni), un lavoro delicato fatto di dettagli dosatissimi e ricercati (gli archi di Nicola Manzan, il flauto di Claudia Muratori), che non lascia nulla al caso. Far Out è morbida e dolente, merito non solo della vocalità soffice di Francesca Amati (Comaneci) ma di tutti gli strumentisti impiegati in un efficace gioco di squadra. La titletrack, uno dei brani migliori, è studiata in ogni dettaglio ed arricchita dal violino di Matt Howden, a disegnare linee struggenti. Coi suoi accenti western e desertici (tanto cari a Bruno Dorella), forte del suono riverberato delle chitarre – un suono così tridimensionale da sembrare quasi una presenza fisica – Adagio furioso non sfigurerebbe in una colonna sonora tarantiniana. (Elisa Giovanatti)

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KAREL MUSIC EXPO 2014 A CAGLIARI

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Musica italiana e internazionale, eventi culturali, enogastronomia e arte: questo e molto altro ancora è previsto per l’ottava edizione del Karel Music Expo, che si terrà a Cagliari dal 2 al 4 ottobre. In un ampio ventaglio di generi e stili, la rassegna ospiterà tra gli altri The Orb, Mouse on Mars, Lilies on Mars, Duke Garwood, Bud Spencer Blues Explosion, Maria Antonietta, il progetto Bologna Violenta capitanato da Nicola Manzan, Jack Jaselli, Jules Not Jude e The Traveller; a fare gli onori di casa saranno i sardi Saffronkeira, Trees Of Mint, Stefano Cerchi e Fabio Canu. Oltre alla musica, previste installazioni artistiche e performance, il tutto grazie alla valorizzazione di alcune delle location più suggestive della città (Ghetto Ebraico, Teatro Civico, Bastione di S. Remy, Teatro S. Croce).

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