Tag Archives: Nycollas Medeiros

HOLBROOK, ALIENS, 2023

Anticipato dal video dalle atmosfere a tratti allucinate e post-realiste di Nari Nari, brano che sembra strizzare l’occhio da una parte a Damon Albarn e dall’altro ai classici dei Depeche Mode, esce il nuovo EP dei francesi Holbrook.
Quattro brani per ribadire nel mondo post-pandemico che c’è ancora molto bisogno di musica e occasioni di incontro. Lontani dalla polvere del tempo capace solo di incattivire le persone al bistrot, il trio di multi-strumentisti parigini si agita tra un post-punk morbido e sapienti escursioni indie rock spingendo lo sguardo curioso dell’arte verso gli spazi in ombra della contemporaneità. Borders e Fantasy, il più interessante momento del lavoro con i suoi passaggi narrativi-ritmici, esplicano al meglio questa volontà di abbandonare convenzioni e mode e di suonare sinceramente e decisamente pop(ular). Lo sguardo acuto degli Holbrook è al tempo stesso umano e alieno – ecco una possibile spiegazione del titolo – nella speranza di recuperare e rivalutare quello che nel frattempo è sfuggito per noia e disattenzione alle persone. La già citata alternanza di mood ritmici e la “veste canora” camaleontica di Ali Chafik segnano il successo di un lavoro che non mostra mai segni di stanchezza, anzi, si presenta come un incentivo alla creatività per tutti quelli che si mettessero all’ascolto o volessero salire su un palco per fare musica. (Matteo Ceschi)

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HOLBROOK: UNA MUSICA IN TESTA CHE CI GUIDA

Eccoci di nuovo qui, per chiudere in bellezza il 2017 con un nuovo numero di INDIANA MUSIC MAGAZINE: incontriamo questa volta gli Holbrook, formazione nata a Parigi all’insegna del melting pot culturale e della commistione di generi, una natura sincretica e multiforme che in epoca attuale si carica ancor più di significato. Ali Chafik e Arnaud Jacques (cugini canadesi/marocchini), con Nycollas Medeiros (brasiliano) e diversi altri featuring ci mostrano nel loro Hello//Angel la loro originale proposta, che qui ci raccontano in una bella intervista. Tutta italiana, invece, la sezione recensioni, con l’ultimo lavoro di Colapesce, i Bee Bee Sea e Gabriele Mitelli. Non vi resta che cliccare sulla copertina qui sopra. Buona lettura e buone feste!

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HOLBROOK, HELLO//ANGEL, 2017

Tutti a Parigi con luoghi di provenienza diversi: Canada, Marocco e, ça va sans dire, la ville lumière. Gli Holbrook sono figli di un’epoca di commistioni di genere musicali e di melting pot culturale e non fanno nulla per nascondere la loro natura multiforme alla faccia di quanti provano nostalgia per i muri e i confini blindati. Il sound della band formata da Ali Chafik and Arnaud Jacques e dal chitarrista Nycollas Medeiros è assolutamente attuale ed esaltante con quella sua anima ritmica meticcia contaminata da sprazzi di elettronica che strizza l’occhio alla gioia  tipica degli anni Ottanta. View to Share, brano che inaugura le danze, è un inno alla diversità e alla voglia di lasciarsi per sempre dietro la concezione/visione di un mondo a compartimenti stagni. Man mano che il disco procede si ha la conferma che la band nutra un profondo ed urgente desiderio di comunicare con il pubblico per renderlo partecipe delle proprie scoperte (non solo sonore). Did You? suona, e non potrebbe essere altrimenti, come l’inno di quanti non hanno ancora trovato la loro causa: la chitarra di Medeiros è una lama nel fianco dell’ascoltatore che non dà mai tregua e sospinge il componimento verso la forma perfetta. Volendo dirla tutta Hello//Angel, terza fatica della formazione, arriva con le sue loud vibes a rompere la stanchezza di un panorama sonoro apatico e troppo spesso impegnato ad esaltare quello che è già stato fatto&suonato. Se mancherete di intercettare gli Holbrook perderete ogni diritto a lamentarvi del piattume sonoro che vi circonda! Siete avvisati! (Matteo Ceschi)

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