Tag Archives: Sammy Osman

INDIANA PLAYLIST GIUGNO

INDIANA PLAYLIST Arancionequadrato

Siete curiosi di sapere cosa ascoltano i tre piccoli indiani in questo inizio di estate? Eccovi accontentati con la nuova frizzante INDIANA PLAYLIST, ovvero 10 brani tutti da assaporare. Fra i nostri suggerimenti di questo mese c’è il rock ‘n roll dei milanesi Red Roosters (qui con Classic Sunday), il sound inconfondibile degli Almamegretta con il nuovo singolo Not in my name, la splendida voce di Neneh Cherry in Speet Three Times, il cantautorato  di Sammy Osman (Boom Boom) e di Luca Madonia con Donatella Finocchiaro (Mi solleverai), il breakbeat di Jamie XX (Gosh), l’hip-hop strumentale di Pete Rock (Heaven & Earth), le accattivanti sonorità dei londinesi Gengahr (appena recensiti!), il synth pop dei Nova Lumen (con Ambrosia, il singolo che anticipa l’album in uscita a settembre) e l’elettronica tutta italiana di Godblesscomputers (Leap in the dark). Buon ascolto!

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SAMMY OSMAN, GERICO, MACISTE DISCHI 2015

gerico

Da un’angolatura spesso surreale il cantautore italo-somalo Sammy Osman racconta colori, profumi e suoni della realtà di ogni giorno, e se sembra voler evadere danzando su ritmi senza sosta, dall’altro lato è intimamente ancorato alla quotidianità, per via di tutti quei piccoli dettagli che ritroviamo nei suoi testi: vicoli chiassosi, notti insonni, sapori e incontri restituiscono con vividezza ambienti urbani, terre di mare, mondi lontani e vicini. Gerico, infatti, è un freschissimo viavai di mondi e influenze, che ha il suo centro nel Mediterraneo – esplorato da ogni sua sponda, da quelle a noi più familiari fino a includere sonorità e suggestioni ispaniche, gitane, magrebine e balcaniche – ma non disdegna incursioni in terre più lontane, Russia (Davai Tavarish) e Oriente (Salomè) in primis. Menestrello dalla voce calda, Osman si diverte e ci diverte fra spontanee serenate (Boom Boom), toni fantasiosi (La sposa cadavere), ritmi pulsanti (Vengo a prenderti così), accompagnato da una sezione strumentale estremamente capace e raffinata (clarinetto, percussioni, contrabbasso, chitarra e cori), che lo segue in una perfetta adesione di intenti. Il rischio di perdersi fra mille suggestioni era altissimo, e invece la formazione appare in pieno controllo. Un esordio caleidoscopico e maturo. (Elisa Giovanatti)

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