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JESTOFUNK, CAN WE LIVE, IRMA RECORDS/REC IN PAUSE/SELF 2021-22

Un brano che ha fatto la storia della musica (non solo house) internazionale,  un brano che ancora oggi ad anni di distanza si mantiene fresco e attuale sia nella sua forma originale che nei nuovi remix. Un brano a cui tutti dovrebbero fare riferimento quando si apprestano a parlare di successi discografici.

Can We Live dei Jestofunk (con il featuring di Ce Ce Rogers) torna in vinile sugli scaffali dei negozi di dischi – una lode a quelli, numerosi, che resistono lungo tutto lo stivale – grazie alla storica Irma Records e alla Rec In Pause, l’etichetta di Francesco “Checco” Farias, uno dei membri fondatori del gruppo.

Inutile girarci intorno, Can We Live possiede quel pizzico di atmosfera dark à la John Carpenter che continua a dare all’ascoltatore un senso di thrilling che gli permette di assaporare il gusto del proibito senza correre rischi. La profondità delle basse della traccia, un tocco che ha fatto scuola in giro per il mondo negli ultimi decenni, si mantiene potente e ipnotica anche nel remix Mandrillapella, tanto da spingere l’atmosfera da club nella direzione di una liturgia laica e aggregante: il  DJ officia un rito collettivo dalle profondità della notte dispensando ai clubbers scarne ostie ritmiche. Più morbido ma non per questo conciliante, il Soul Chemistry Mix. La volontà del ritmo sia fatta! Andate e portate a casa nuove e rinnovate pulsioni! (Matteo Ceschi)

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MARILYN MANSON, THE PALE EMPEROR, HELL ETC./COOKING VINYL 2015

MM 2015

Secondo album da indipendente per il reverendo dell’eccesso e della provocazione. Mr. Manson, tra una ripresa e l’altra della serie TV Sons of Anarchy, si è chiuso in studio è ha sfornato un disco che trasuda una solida e matura inquietudine umana che riesce a smussare – ma, diciamolo a chiare lettere, non a cancellare – gli insegnamenti del buon William Blake. Musicalmente assistiamo a un’evoluzione rispetto al precedente Born Villain: l’hard rock verte decisamente più verso un blues malato di punk che ha da un lato in Danzing e dall’altro in un’elettronica dark, a metà tra Depeche Mode e Nine Inch Nails, i suoi maggiori riferimenti. Il tutto poi è condito da una sapiente dose di Eighties tanto che ogni tanto sembra fare capolino qua e là il Billy Idol di Shock the System. I fedeli adepti di Marilyn di fronte a questi paragoni potrebbero storcere abbondantemente il naso ma rischierebbero di vederlo cadere molto presto: le nuances evidenziate arricchiscono, infatti, il “DNA metallaro” di Manson rendendo meno opprimente e cupo il sound e permettono a tutta una nuova schiera di ascoltatori di avvicinarsi alla sua musica. Il tempo per una “pesante lezione” di storia c’è sempre, ma ora vale la pena di godersi dall’inizio alla fine questo magnifico The Pale Emperor. Tra i vari formati in vendita, il mio vivo consiglio , è quello di acquistare il doppio LP; le sorprese, e non mi sto limitando alle sole tre bonus track acustiche, non mancheranno di stupirvi. Il 2015 non poteva iniziare meglio! (Matteo Ceschi)

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