Giovanni Truppi, bizzarro giocatore di parole napoletano, ha confezionato un album (terzo della sua discografia) ricco di contenuti e sorprese. Stai andando bene Giovanni è un energico autoincoraggiamento, che dà una scossa elettrica rock per partire con il piede giusto. Superman è un divertente racconto di un sogno erotico omosessuale, al quale fa seguito, forse non a caso, Lettera a Papa Francesco, nella quale Truppi si rivolge confidenzialmente a Bergoglio, suggerendogli di sciogliere la Chiesa cattolica per ricominciare; per farlo si è ispirato allo scrittore Antonio Moresco, che scrisse una lettera a Papa Ratzinger e che ha anche contribuito direttamente alla realizzazione di questo brano. Alla fine il risultato è più interessante dal punto di vista formale, con quel suo urlare “Francesco!” e “Scioglila!”, che nel messaggio provocatorio in sé. Nel disco spicca la varietà di stili utilizzati: a Pirati – ballata riflessiva nella quale due band suonano il pezzo contemporaneamente, una che si sente nel canale stereo destro e l’altra in quello sinistro, come nel disco Free Jazz di Ornette Coleman – fanno seguito il folle new wave interrotto a metà di Alieno e Conversazione con Marco sui destini dell’umanità, in cui Giovanni esprime i suoi pensieri attraverso una sorta di flusso di coscienza, utilizzando una tecnica velocissima, che ricorda molto i monologhi teatrali di Ascanio Celestini. Cattivella e divertente Hai messo in cinta una scema, canzone accompagnata solo da una chitarra acustica, come a voler sottolineare l’aspetto ludico, originale Tutto l’Universo, storia semiseria dell’umanità, ed Eva, una sua sorta di seguito della precedente, che con la consueta ironia umanizza al massimo sulla prima donna della Terra, ormai cacciata dall’Eden, accompagnandola con un dolcissimo pianoforte. Personaggi, immagini e idee del disco sono raffigurati in una sorta di giudizio universale creato in copertina da Cristina Portolano. Disco eccentrico e piacevolmente strabordante che non passa inosservato. (Katia Del Savio)